ESODO

In questo esempio di applicazione del metodo dell’ingegneria della sicurezza antincendi si è valutata l’efficacia di un impianto di evacuazione del fumo e del calore.L’impianto, inserito in un compartimento antincendio ( cella frigorifera di migliaia di mq.) di un polo logistico, protegge gli occupanti dal primo effetto dell’incendio garantendo un altezza libera da fumo di 2 metri.Il problema affrontato è stato quello di comprendere se questo impianto realizzato non completamente in conformità alla norma tecnica di riferimento (UNI 9494/2012) garantisse le prestazioni richieste.Nello specifico l’impianto prevedeva doppi evacuatori (a soffitto dell’edificio ed a soffitto delle celle frigorifere) costituendo un sistema gemellare che ovviamente la norma non prevede.Inoltre vi era l’impossibilità geometrica di realizzare le aperture di afflusso di aria fresca dal basso in maniera contrapposta ed almeno su due pareti esterne in quanto il compartimento aveva una sola parete confinante con l’esterno.Si è quindi approntato un sistema meccanico di afflusso di aria fresca dal basso simulando delle aperture naturali.L’indagine svolta con la modellazione ha consentito di verificare, come detto, l’efficacia del sistema ed anzi di apportare delle modifiche al progetto di partenza in quanto le prime modellazioni hanno messo in evidenza delle carenze nello smaltimento del fumo.

Si è potuto quindi certificare l’impianto anche discostandosi sensibilmente dalla norma.

 

Il filmato mostra l’andamento dei fumi nella modellazione eseguita con l’ausilio del software FDS del NIST.